Una Crescita Inarrestabile
Il fenomeno globale di Shein nel settore del fast fashion è innegabile, con la sua abilità straordinaria nel rispondere alle tendenze in tempo reale e nell’introdurre continuamente nuovi capi nel mercato. Nel corso degli ultimi cinque anni, Shein ha conquistato una significativa fetta di mercato, emergendo come un concorrente formidabile per le aziende leader come Zara ed H&M. Secondo le recenti analisi di Bloomberg Second Measure, la quota di mercato di Shein negli Stati Uniti è cresciuta dal 12% nel 2020 al sorprendente 50% nel 2022, segnando un successo straordinario nel panorama dell’e-commerce.
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Il Modello Shein
L’azienda, fondata nel 2008 da Chris Xu, opera con una formula unica che sfrutta una rete di piccole fabbriche partner. Questa scelta strategica non solo contribuisce alla flessibilità nella produzione, ma anche a una distribuzione delle responsabilità, spesso coinvolgendo lavoratori migranti per periodi limitati.
La produzione stessa è alimentata da un sofisticato software di intelligenza artificiale che fonde dati provenienti da internet e dai social media, consentendo l’introduzione di circa sei mila nuovi capi al giorno nell’e-commerce. Oltre alla politica di prezzi competitivi, Shein adotta una strategia di sconti e premi, incoraggiando la fedeltà dei clienti attraverso un coinvolgente approccio di gamification della moda.
Il modello di “manifattura on demand” di Shein, che produce campioni limitati iniziali per poi regolare la produzione in base alla domanda effettiva, sembra aver contribuito al suo successo, mantenendo una connessione diretta e continua tra domanda e offerta.
Il successo di Shein non si limita solo alla sua operatività, ma è amplificato da una strategia di marketing intelligente. La piattaforma ha sfruttato efficacemente le dinamiche di TikTok, coinvolgendo influencer professionisti e aprendo le porte a chiunque desideri diventare brand ambassador. Questa tattica, insieme a politiche di prezzi convenienti e spedizioni gratuite, ha catturato l’attenzione dei giovani consumatori, contribuendo al crescente predominio di Shein nel mercato dell’e-commerce di moda.
Ombre e critiche
Il lato oscuro di Shein emerge chiaramente attraverso una serie di critiche e controversie che hanno messo a repentaglio la sua reputazione, nonostante la sua straordinaria popolarità. Tra il 2020 e il 2023, ben il 70% delle conversazioni online su Shein ha espresso un sentimento negativo, principalmente a causa di preoccupazioni sulla qualità dei prodotti, la loro breve durata e, soprattutto, le gravi condizioni dei lavoratori nelle fabbriche partner.
Nonostante Shein affermi di non essere direttamente responsabile delle condizioni dei lavoratori, poiché la produzione è affidata a terzi, la sua risposta è stata l’annuncio di azioni contro i partner che operano al di fuori dei limiti legali. Tuttavia, le controversie non si limitano solo alle condizioni di lavoro. Designer emergenti hanno sollevato accuse di plagio, portando a almeno venticinque azioni legali contro Shein.
Per affrontare l’immagine compromessa, Shein ha intrapreso diverse iniziative, tra cui programmi di supporto ai talenti emergenti come Shein X e iniziative green, inclusa l’adozione di materiali riciclati e la nomina di un responsabile della sostenibilità.
Tuttavia, le controversie sollevano dubbi sulla sostenibilità ambientale del modello Shein, con il 70% dei suoi prodotti che hanno meno di 3 mesi di vita, discostandosi dalle attuali tendenze di economia circolare, condivise soprattutto dalla maggior parte della Generazione Z, e sollevando preoccupazioni sull’impatto ambientale del ciclo di vita breve dei prodotti Shein.
Shein ferma la sua corsa? Un riflessione più ampia sul Fast Fashion

Shein ha attraversato un periodo di straordinaria crescita, vedendo quadruplicare il suo fatturato tra il 2019 e il 2021, raggiungendo un record di 100 miliardi di dollari nella scorsa primavera.
Tuttavia, un’analisi recente condotta da Business of Fashion, basata su dati forniti da Earnest Analytics, ha rivelato un significativo calo, con la valutazione attuale attestata a 66 miliardi di dollari, rispetto ai precedenti 100 miliardi. Questa contrazione indica una pausa nella sua impetuosa corsa di crescita, ponendo interrogativi sulla sostenibilità del modello fast fashion in generale.
Il declino nella valutazione di Shein può essere interpretato come una risposta chiara da parte dei consumatori e degli investitori alle crescenti preoccupazioni riguardanti la sostenibilità ambientale ed etica nel settore della moda veloce. L’attenzione sempre maggiore dei legislatori americani ed europei sulle catene di approvvigionamento aggiunge ulteriori segnali di un cambiamento inevitabile.
È evidente che il settore del fast fashion si trova di fronte a una sfida cruciale: trovare l’equilibrio tra la domanda di produzione rapida e prezzi accessibili e la necessità di adottare pratiche sostenibili ed etiche. Le aziende capaci di integrare con successo questi elementi potrebbero emergere come leader nel settore, rispondendo alle crescenti preoccupazioni dei consumatori e adattandosi a un contesto in cui la sostenibilità riveste un ruolo sempre più centrale nelle decisioni d’acquisto.
Fonti:
https://www.lifeandpeople.it/2023/01/31/fatturato-marchio-cinese-shein-fast-fashion-numeri-in-calo/
https://www.nssmag.com/it/fashion/33193/shein-recessione
https://ublique.ai/it/artificial-intelligence-fast-fashion-shein/
https://lab24.ilsole24ore.com/fast-fashion-crescita-accuse-sostenibilita/